Madeleine
Immaginate un viottolo in ghiaia,dopo aver superato un cancello in ferro battuto,mentre si scende verso la casa,di fronte il silenzio del lago che guardi dall'alto e tutto intorno il verde.Si arriva sotto al portico ed entrando in casa da una porta finestra chiusa a chiave,ci si trova in una stanza che ha tanto da raccontare...di serate meravigliose tra amici,in cui si suonava il piano tra chi cantava e chi ballava , e per chi preferiva rimanere in disparte,magari tra uomini,c'era l'angolo bar,con tanto di sgabelli su cui poter sedersi e scegliere tra le più rare e ricercate marche di rhum,whisky o grappa .Ed è proprio in questa casa che,curiosando nei cassetti ho trovato un quaderno di ricette meraviglioso.E' una vecchia agenda di ricette,di quelle scritte con la calligrafia di chi ha tempo di farlo e di chi ha cura per farlo,regolare, serena ed io immersa in questo tempo passato tra pizzi e vassoi d'argento leggo..madeleine1 uovo
70 gr di zucchero
75 gr di farina
60 gr di burro
vaniglia( limone o cannella)
Ho unito le uova
e lo zucchero fino a fare una spuma alla quale ho aggiunto la farina
setacciata e in ultimo il burro morbido.Quando il composto era ben amalgamato
ho versato l'impasto negli stampi,precedentemente imburrati e infarinati,si
cuoceranno a 180 gradi fino al raggiungimento della doratura desiderata.
....E improvvisamente la memoria si rivelò. Il sapore era quello del pezzetto di madeleine che la domenica mattina a Combray , quando andavo a dire buongiorno a lei nella sua camera da letto, la zia Léonie mi offriva, immergendola nella sua tazza di tè . La vista della piccola madeleine non mi aveva ricordato nulla ,ma al primo assaggio tutto tornò nella mia mente. E tutto dalla mia tazza di tè.-Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto